Il nome Dato è di origine georgiana e significa "dato" o "regalo". Si tratta di un nome maschile poco diffuso al di fuori della Georgia, ma che ha una storia interessante.
Secondo la leggenda, il nome Dato sarebbe stato dato per la prima volta a un principe georgiano nel IX secolo. Il principe era stato catturato dai nemici del suo paese e imprigionato in una torre alta e isolata. Un giorno, mentre era in prigione, ricevette la visita di un angelo che gli annunciò che avrebbe avuto un figlio che sarebbe diventato un grande re. Il principe, commosso da questa notizia, decise di chiamare il suo futuro figlio Dato, che significa "regalo" o "dono".
Il nome Dato è stato poi portato da molti sovrani georgiani nel corso dei secoli e oggi è considerato uno dei nomi più prestigiosi del paese.
In generale, il nome Dato non ha una vasta diffusione al di fuori della Georgia, anche se occasionalmente si può trovare in altre parti del mondo. Tuttavia, la sua storia e la sua origine lo rendono un nome di grande interesse culturale e storico.
Il nome Dato ha avuto una popolarità variabile negli ultimi decenni in Italia. Nel 1999, ci sono state 122 nascite con questo nome, ma poi il numero è diminuito drasticamente nel corso degli anni successivi.
Nel 2000, ci sono state solo 53 nascite con il nome Dato, e questo numero è ulteriormente diminuito nei due anni successivi, con rispettivamente 47 e 33 nascite nel 2001 e nel 2002. Tuttavia, a partire dal 2003, il numero di nascite con il nome Dato ha iniziato a risalire gradualmente, raggiungendo un picco di 51 nascite nel 2004.
Dopo una leggera flessione nel 2006 con 45 nascite, il nome Dato ha mantenuto una certa popolarità negli anni successivi, con circa 30-40 nascite per anno fino al 2011. Tuttavia, a partire dal 2012, il numero di nascite con il nome Dato è diminuito drasticamente, con sole 11 nascite registrate in quell'anno.
In totale, dal 1999 al 2012, ci sono state 533 nascite con il nome Dato in Italia. Anche se la popolarità del nome è stata variabile nel corso degli anni, è comunque un nome di una certa importanza nella cultura italiana e continua ad essere scelto da alcune famiglie italiane per i loro figli maschi.